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Festa della Repubblica 2021. Messaggio dell’Ambasciatore Paolo Cuculi

Pretoria, 2 giugno 2021

Care e cari connazionali,

il perdurare dell’emergenza causata dall’epidemia di COVID-19 ci impedisce purtroppo anche quest’anno di celebrare in presenza la nostra Festa Nazionale.

Ciò nondimeno, desidero rendere omaggio ed esprimere la più viva gratitudine per l’eccezionale spirito di sacrificio, senso di responsabilità e solidarietà con cui da 15 mesi affrontate difficoltà di ordine sanitario, economico e sociale senza precedenti in Sud Africa, Lesotho, Madagascar, Mauritius e Namibia. Qualità che formano da sempre parte integrante della nostra identità nazionale, che sono state determinanti per rendere prospero il nostro Paese e le nostre Comunità all’estero, e che concorrono ad elevare il prestigio dell’Italia nel mondo.

Con il prezioso sostegno delle vostre Associazioni e dei rappresentanti in seno ai COMITES e al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, l’Ambasciata, i Consolati di Johannesburg e Cape Town, e i nostri Consoli Onorari continuano a profondere il massimo impegno per fornire senza interruzioni, operando anche da remoto per superare gli ostacoli imposti dall’emergenza, servizi e aiuto ai connazionali in difficoltà. Nell’ultimo anno, sono stati erogati 470.000 euro, di cui circa 300.000 euro in sussidi, prestiti e assistenza medica diretta a oltre 300 italiani residenti nelle nostre circoscrizioni.

Oltre alla prioritaria assistenza consolare, la nostra rete diplomatica e l’Ufficio ICE di Johannesburg – d’intesa con la Camera di Commercio Italo-Sudafricana – hanno inoltre intensificato l’azione mirata a rilanciare le relazioni commerciali tra l’Italia e Sud Africa, organizzando decine di eventi virtuali con la partecipazione di aziende, enti pubblici e centri di ricerca dei due Paesi in settori cruciali per il rilancio dell’economia e della cooperazione scientifica, tra cui infrastrutture, mobilità sostenibile, turismo, energie rinnovabili, tutela dell’ambiente, aerospazio, astrofisica, intelligenza artificiale. In parte anche in virtu’ di queste attività congiunte, nel 2020 le esportazioni italiane su questo mercato – pur con l’inevitabile flessione dovuta alla recessione dell’economia mondiale – sono state pari a 1,5 miliardi di euro, consentendo all’Italia di confermarsi tra i primi dieci paesi fornitori del Sud Africa.

Nonostante il recente aumento dei contagi in Sud Africa imponga di rimanere vigili e rispettare con il massimo scrupolo le indispensabili misure di protezione e distanziamento atte a limitare la diffusione del coronavirus, alcuni sviluppi ci inducono a guardare al futuro con cauto ottimismo.

I progressi nella campagna di immunizzazione in corso in Italia – di cui anche gli italiani all’estero possono beneficiare ove si trovino a rientrare nel nostro Paese, anche solo temporaneamente, alle stesse condizioni fissate per i nostri concittadini ivi residenti – lasciano sperare che la fase di emergenza più acuta possa finalmente essere superata. Analoga campagna è iniziata anche in Sud Africa.
Nessuno stato, per quanto forte e ben organizzato, può tuttavia illudersi di contrastare da solo una simile crisi epocale. Per essere realmente efficaci, occorrono iniziative comuni concordate a livello multilaterale.

Quale Presidenza di turno del G20 – foro che riunisce le maggiori economie mondiali, incluso il Sud Africa – l’Italia ha quindi organizzato il 21 maggio scorso il Vertice Mondiale della Sanità. La Dichiarazione di Roma, approvata nell’occasione, ha ribadito la centralità della cooperazione e della solidarietà internazionale, fissando principi e impegni condivisi volti a rafforzare la risposta della comunità internazionale alla crisi in atto. A tal fine, l’Italia ha annunciato l’intenzione di triplicare il suo contributo finanziario a COVAX – la struttura multilaterale incaricata di accelerare sviluppo, produzione e distribuzione (in particolare ai paesi meno avanzati) di vaccini anti-COVID – e la disponibilità a trasferirle 15 milioni di dosi entro fine 2021.

Non è però questa la prima seria sfida che la nostra Repubblica, di cui celebriamo il 75mo anniversario, ha dovuto fronteggiare nella sua storia.

Cinquanta anni fa, la violenza terrorista di varie matrici sferrò un attacco alla nostra democrazia colpendo indiscriminatamente uomini delle Istituzioni, esponenti della società civile, cittadini comuni. L’intellettuale e giornalista Sergio Zavoli definì quel tragico periodo “La notte della Repubblica”. Grazie alla determinazione e alla dedizione di donne e uomini dello Stato e del popolo italiano, tale minaccia venne sventata senza abdicare ai principi della nostra Costituzione.

Mutuando i versi di uno dei nostri artisti più ispirati, possiamo e dobbiamo oggi avere fiducia che con lo stesso spirito di solidarietà e di servizio il nostro Paese saprà attraversare con gli occhi aperti anche questa notte triste.

Viva la Repubblica,

Viva l’Italia che resiste.